Sono oramai una OVER 30 e la mia generazione biancoceleste è cresciuta negli anni di RE BEPPE GOL.
Certo, strizzo gli occhi al "nuovo che avanza", ma da eterna romantica salvata dal cinismo, i miei ricordi di Lazio gloriosa, si snodano tra Alessandro Nesta e Beppe Signori.
Ecco, mo’ ve l’ho detto pronunciando due nomi che, insieme, fanno tremare i muri.
«Signori resta».
Ho dovuto fare un grande sforzo mnemonico, ero ragazzina altrimenti in quella piazza ci sarei stata anche io.
Mi sono aiutata con google e titoli di giornale.
L’11 giugno 1995, il popolo laziale invase le strade per convincere Cragnotti e non cedere il bomber al Parma.
Fu la prima volta nella storia del calcio in cui la passione popolare mandò un contratto a fottersi.
Una cosa che non si dimentica facilmente e, infatti, nemmeno BEPPE GOL ha dimenticato.
Tramite il suo profilo social, ha mandato un messaggio a tutti quei tifosi che, 26 anni fa, si resero protagonisti di un’impresa.
«26 anni dopo ancora grazie di cuore per l’affetto che mi avete dimostrato. Non dimenticherò mai quei giorni, far parte di una famiglia non ha prezzo».